Operatore/Operatrice Per Le Attività Di Assistenza Familiare

Ore in aula

200

Struttura del percorso e Contenuti formativi

1.Assistere la persona nella cura del proprio corpo in relazione alle necessità di igiene personale, corretta alimentazione, mantenimento delle possibili autonomie funzionali e promozione di relazioni sociali al fine di soddisfare i propri bisogni primari e favorire una condizione di benessere e di auto-stima(70h);
-nozioni generali di igiene della persona (10h)
-elementi di base per la gestione della comunicazione e della conflittualità (10h)
-nozioni elementari su patologie e relative sintomatologie allo scopo di monitorare le condizioni generali dell’assistito(10h)
-procedure e tecniche standard per dispensare cure igieniche allo scopo di garantire un appropriato livello assistenziale di base(10h)
-tecniche e modalità per la movimentazione della persona parzialmente autonoma o inferma, funzionali a evitare danni e/o infortuni all’utente e allo stesso addetto(10h)
-elementi di primo soccorso, sicurezza e prevenzione(10h)
-nozioni base di psicologia e tecniche di ascolto per stabilire un’efficace comunicazione e relazione con la persona assistita(10h)
2.Gestire e supportare l’assistito per tutte le attività quotidiane di prima necessità volte a promuovere l’autonomia di vita e il soddisfacimento di bisogni semplici(60h);
-modalità di lavaggio e stiratura dei capi di abbigliamento (5h)
-principi fondamentali per l’approvvigionamento domestico al fine di consentire una gestione ottimale della spesa ed evitare inutili sprechi(5h)
-caratteristiche generali e di utilizzo di prodotti per la pulizia di ambienti, arredi, stoviglie, elettrodomestici (5h)
-semplici procedure per la prevenzione di incidenti domestici (5h)
-principi fondamentali di igiene alimentare per gestire correttamente la preparazione dei pasti e garantire un’alimentazione sicura e protetta all’assistito(5h)
-caratteristiche e modalità di conservazione dei prodotti alimentari per assicurare la qualità organolettica e nutrizionale degli alimenti somministrati all’assistito(5h)
-strumenti e modalità per il dosaggio degli alimenti per garantire appropriate quantità e qualità dei piatti somministrati(5h)
-nozioni di base di cucina e dietetica per gestire in maniera corretta e sicura la preparazione dei pasti e la somministrazione all’assistito(15h)
-norme generali di utilizzo degli elettrodomestici e di sicurezza domestica per evitare incidenti ed infortuni all’assistito e a se stessi(10h)
3.Collaborare all’assistenza socio sanitaria della persona confrontandosi con familiari, personale medico e infermieristico rispettando le indicazioni e le prescrizioni ricevute ed interagendo con i servizi socio sanitari presenti sul territorio(70h)
-modalità di accesso e conoscenza dei principali servizi sociali e sanitari del territorio(10h)
-elementi di base delle principali malattie dell’anziano e della loro evoluzione(10h)
-infezioni, malattie da infezioni e fattori di rischio(10h)
-condizioni di rischio comuni e sindromi da prolungato allettamento e immobilizzazione(15h)
-tecniche di comunicazione in rapporto al contesto di riferimento, agli obiettivi e alle caratteristiche degli interlocutori/destinatari(15h)
-responsabilità connesse al lavoro di assistenza e principi di deontologia professionale(10h)

Modalità di valutazione degli apprendimenti

Valutazione scritta e colloquio orale

Fabbisogno occupazionale

L’assistenza familiare rivolta in particolare alla cura degli anziani è una professione nata recentemente
per soddisfare un bisogno familiare in aumento, poco o per nulla accolto dalle istituzioni
pubbliche. Storicamente, infatti, il welfare state italiano si è interessato prevalentemente
di tutelare l’anzianità finanziando soprattutto il sistema di previdenza sociale, a discapito di
altre politiche sociali, tra cui il welfare familiare. Mentre in passato l’organizzazione della vita
ha permesso una presa in carico diretta dei propri bisogni familiari, i ritmi attuali di lavoro
spesso non lo permettono, pertanto è nata la figura dell’assistente familiare. La produzione di
un welfare in autonomia da parte delle famiglie, però, porta con sé diversi svantaggi di natura
economica, fiscale e gestionale. Per gli assistenti domiciliari costituisce una forma occupazionale
particolarmente totalizzante e difficile da condurre, da un punto di vista emotivo oltre che
fisico, che si trova a condurre una duplice esistenza, divisa tra paese d’origine e paese ospitante.
Infatti, la figura del badante, in circa un caso su due, è ricoperta da una persona con cittadinanza
non italiana, più spesso donna.
A questa modalità di welfare auto-prodotto e oneroso sia per le famiglie che lo richiedono
sia per le badanti, esistono delle valide alternative, provenienti dal panorama nazionale e internazionale.

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